La dieta scarsdale
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La dieta scarsdale fu ideata da un cardiologo statunistense, ha una proporzione alimentare che prevede il 34% di carboidrati , il 43% di proteine , il 22% di grassi. Vista la difficoltà di applicazione pratica di queste percentuali, per provarla è indispensabile appoggiarsi ad un ricettario.
Le accuse che furono mosse principalmente a questa dieta (parliamo degli anni 70, quando ci fu il boom) era di essere una dieta per ricchi, prevedendo infatti tagli di carne pregiati e pesci costosi, dunque una dieta non alla portata di tutti. Oggi questo aspetto sia scivolato in secondo piano, in parte perchè quando ci si mette a dieta spesso e volentieri si acquistano alimenti dietetici o presubilmente tali che sono veramente molto costosi e la cui qualità alimentare è dubbia, in parte perchè la dieta è generalmente un regime individuale, e dunque le quantità di cibo acquistate sono "esatte", quindi se avremo bisogno di 100 grammi di filetto chiederemo al macellaio proprio 100 grammi di filetto, evitando gli sprechi di acquisti approssimativi e abbondanti. Questa è una dieta urto, una di quelle che fa perdere tanto peso e subito, lo slogan era
effettivamente 10 chili in quattordici giorni, e se avrete la costanza di dedicarvici (consultate prima un medico) probabilmente ne sarete soddisfatti, perchè pare che, effettivamente, funzioni. Però, proprio per questa sua caratteristica di dieta urto, non deve essere sostenuta per più di due settimane, in teoria dopo questo periodo si dovrebbe passare ad un regime di mantenimento. La dieta di due settimane prevede accostamenti alimentari stabiliti, insomma, se la si vuole fare non si possono sostituire gli alimenti con qualcosa di maggior gradimento, e altra proibizione che fatico a sostenere, l'insalata non deve essere condita con olio ma solo aceto o limone. Però....Si, c'è un però.
La cultura della dieta scarsdale non è comunque malvagia, anzi, quello che vuole insegnare è a scegliere gli alimenti buoni ed evitare quelli cattivi, preferire le cotture dietetiche a quelle dove prolificano i grassi, evitare certi alimenti e sostiuirli con altri.
RICETTARI SCARSDALE:
mangiare sano
palato raffinato
Le accuse che furono mosse principalmente a questa dieta (parliamo degli anni 70, quando ci fu il boom) era di essere una dieta per ricchi, prevedendo infatti tagli di carne pregiati e pesci costosi, dunque una dieta non alla portata di tutti. Oggi questo aspetto sia scivolato in secondo piano, in parte perchè quando ci si mette a dieta spesso e volentieri si acquistano alimenti dietetici o presubilmente tali che sono veramente molto costosi e la cui qualità alimentare è dubbia, in parte perchè la dieta è generalmente un regime individuale, e dunque le quantità di cibo acquistate sono "esatte", quindi se avremo bisogno di 100 grammi di filetto chiederemo al macellaio proprio 100 grammi di filetto, evitando gli sprechi di acquisti approssimativi e abbondanti. Questa è una dieta urto, una di quelle che fa perdere tanto peso e subito, lo slogan era
effettivamente 10 chili in quattordici giorni, e se avrete la costanza di dedicarvici (consultate prima un medico) probabilmente ne sarete soddisfatti, perchè pare che, effettivamente, funzioni. Però, proprio per questa sua caratteristica di dieta urto, non deve essere sostenuta per più di due settimane, in teoria dopo questo periodo si dovrebbe passare ad un regime di mantenimento. La dieta di due settimane prevede accostamenti alimentari stabiliti, insomma, se la si vuole fare non si possono sostituire gli alimenti con qualcosa di maggior gradimento, e altra proibizione che fatico a sostenere, l'insalata non deve essere condita con olio ma solo aceto o limone. Però....Si, c'è un però.
La cultura della dieta scarsdale non è comunque malvagia, anzi, quello che vuole insegnare è a scegliere gli alimenti buoni ed evitare quelli cattivi, preferire le cotture dietetiche a quelle dove prolificano i grassi, evitare certi alimenti e sostiuirli con altri.
RICETTARI SCARSDALE:
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palato raffinato
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